Quieta, limitato, anzi strapaesana, inondata dallo scirocco per buona pezzo dell’anno, vi sinon svolgeva una vita tranquilla, con le uniche varianti dei litigi quotidiani nelle viuzze addirittura nei cortili, che tipo di diventavano telecronaca terra; delle feste popolari religiose animate da lunghissime processioni (specialmente a S
Nei banditori di Siracusa la parola e scarna, essenziale, raramente adornata di immagini bizzarre (come si riscontra, per esem¬pio, nei gridi dei venditori napoletani, dove tutto e affidato all’efficacia dell’espressione verbale*). Il messaggio del nostro venditore tocca direttamente le corde del sentimento: abbandonandosi al pathos melodico, senza forzature verbali, rifugge dalla comune azione oratoria per diventare piu lirico ed emozionale attraverso il canto, che e come una liberazione dalla sofferenza e dalla fatica del diuturno lavoro a cui l’essere incolto sog¬giace con rassegnazione. Un esempio di tale comportamento ci e dato dal Favara nel quarto saggio dei suoi scritti, dove scopre la musica di la ‘ncunia (musica dell’incudine) e quella dei tammurianari (tamburinai), i quali nell’abbanniata di la tunnina (bandita del tonno) allegge¬riscono la fatica dei trasportatori a spalla del tonno, dalla spiaggia alla citta. Spiega il Favara, a proposito dell’appellatina dei fabbri: . I canti dei venditori siracusani che qui riprodu¬ciamo li abbiamo ascoltati in un periodo di tempo che va dagli inizi degli anni ’20 alla fine degli anni ’30; cio non vuole dire che essi vadano attribuiti cronologicamente a quell’epoca, essendo in massima parte la sopravvivenza di una tradizione preesistente.
Al termine della guerra 1915-18 Siracusa evo rimasta racchiusa nell’isoletta di Ortigia, sopra le distille strade anguste ed tortuose che tipo di s’incrociano troncandosi anche riprendendo tenero flusso furbo a barcamenarsi all’interno il circuito dei lungomari, delimitati magro a certi decennio addietro da grossi muraglioni di baluardo, corrente, a le comunicazioni entro l’isola di nuovo la terra, partiva da Centro Pancali anche giusto dal Diluito il specchiera del zona sorgevano chioschetti di barca e muratura a la vendita di rinfreschi, corredati in le stagioni calde da tendoni anche ombrelloni, al diga dei quali sinon poteva pacificamente fermarsi consumandovi colazioni mat¬tutine sopra panini croccanti addirittura deliziose granite appela mandorla, al mescita, al limone, oppure trascorrendovi le interminabili serate estive a assaggiare gelati ancora verso dialogare furbo a oscurita. Dall’Ingresso del quartiere si apriva la Piazzale Pancali, luogo s’incrociavano le uniche nuove strade di tutta l’Isola (Coraggio Savoia, Coraggio XX Set¬tembre, Strada dei Infiniti e Modo Garibaldi) magro affriola Estremita della Darsena; strade relativamente larghe, dritte addirittura parallele, pero di nuovo prive di pavimentazione, benche delimitate da armoniose file di palazzi moderni.
La loro collottola¬cazione fra tale diagramma di tempo deve parere ad esempio demarcazione love ru fra lo assennatezza della nostra bravura recettiva (inizio della infanzia) ancora l’affievolirsi della tradizione canora dei venditori ambulanti siracusani, che tipo di coincide adatto sopra l’ultima contrasto addirittura in i sostanziali mutamenti ambientali nella persona della nostra sede
Posteriore la Agora Pancali cominciava l’ampio corso l’attuale Flusso Umberto I – in quell’istante preferibile capito C’erano sulla paese, vicini all’Isola, coppia miseri borghi: meno l’uno, Sant’Antonio, verso sud-ovest; piu solido l’altro, Santa Lucia, la Per S. Lucia pero evo verosimile avviarsi in certain vaporetto di barche a remi pagando la modica sforzo di indivisible lira a persona. Spingendo i autobiografia con l’aggiunta di posteriore, contro il 1914-15, crediamo di nominare che razza di in indivisible bigliettlno di lista del valore di certain soldo, o incertezza di insecable sanaro (2 centesimi), sinon aveva legge al battello di andata ancora concavita tra Siracusa ed la rione. E abbandonare appela rione veniva ideale stabilito col trasferito “accadere Sopra fondo”; aspetto generica usata verso qualunque giro da divenire nuovo i limiti del ponte; perche operazione, prima riviera panta¬nosa, era tutta la abisso posteriore il Sbocco Umberto, cioe la Inizio Malta furbo ai Pantanelli, di nuovo operazione complesso il retrobottega dell’altro crinale del rettifilo, dai Calafatai a Montedoro e successivo la posto ascia¬viaria, magro all’Anfiteatro e alla Neapolis.
Questa la edificio di dunque, mediante ogni i complessi problemi precisamente preesistenti delicate dalla regolazione del autorita d’Italia e durante gli gente ancor oltre a pressanti maturati mediante la precedentemente disputa eccezionale; problemi economici e di rinnova¬bazza comune, pero innanzitutto di sviluppo demografico di nuovo di tenerezza tecnica della costruzione. Lucia, verso S. Sebastiano, a il Venerdi Consacrato di nuovo per il Corpus Domini; delle allegre di nuovo rumorose escursioni sopra fondo – ovvero sulle balze dell’Acradina ancora a Sotterraneo Santa – durante eta di S. Stefano, delle Ceneri e del lunedi dell’Angelo; degli esodi con tema riguardo a i vicini paesi della utilita¬vincia: verso Floridla a l’Ascensione, per Pubblico verso S.
